Nell’ambito di Art City Bologna – Arte Fiera 2025 Re-Use With Love ospita la Mostra fotografica di Luca Maria Castelli – a cura di Simona Pinelli – nella Centrale dei Giardini Margherita, nuovo spazio riqualificato aperto al pubblico per la prima volta in questa occasione.
Opening sabato 30 gennaio 2025, dalle 18.30 alle 21.00 alla Centrale di Re-Use With Love
La mostra rimarrà aperta fino al 28 febbraio 2025 con i seguenti orari
- venerdì 31 gennaio 2025 – ore 15.00 – 18.00
- sabato1 febbraio 2025 – ore 15.00 – 18.00
- domenica 2 febbraio – ore 15.00 – 18.00
- lunedì 3 febbraio – CHIUSO
- da martedì 4 febbraio a venerdì 7 febbraio – ore 11.00-18.00
- sabato 8 febbraio ore 11.00 – 24.00
- domenica 9 febbraio ore 15.00 – 18.00
- lunedì 10 febbraio – CHIUSO
- da martedì 11 febbraio a domenica 16 febbraio aperto negli orari 10.00 -13.00 e 16.00 -18.00
Dal 18 febbraio al 28 febbraio e per altri orari su appuntamento scrivendo a info@reusewithlove.org
In inglese Redressed significa rimediare, riparare, porre rimedio; Undressed significa svestito, spogliato, nudo. Partendo da questo “gioco di parole”, nasce RE(un)dressed, la mostra di Luca Maria Castelli – appositamente pensata e creata per Re-use with love – che presenta, quasi in modalità “antologica” una tematica molto cara all’artista: l’indagine sulla bellezza della forma umana, come unico, vero rimedio a tutto, simbolicamente rappresentato dall’archetipo del corpo femminile.
“Il nudo è il migliore travestimento”: questa potente frase di J. Winterson racchiude la chiave di lettura del progetto fotografico di Luca Maria Castelli.
L’obiettivo è di interpretare il nudo non come una scoperta del corpo, ma come un mezzo per celare e al tempo stesso rivelarne l’anima. Il nudo diventa forma espressiva particolarmente accattivante quando il soggetto è il corpo di una donna.
Le fotografie di Luca Maria Castelli, in bianco e nero o a colori, a volte ironiche a volte seducenti, sono intese e luminose.
Riflessi e ombre diventano strumenti per rappresentare l’interiorità del soggetto, andando oltre la mera fisicità.
La caratteristica principale del lavoro di Castelli è l’assenza di volgarità; nudi espliciti che, grazie al taglio e ai giochi di luce, non risultano mai sfrontati; suggestiva anche la scelta di non mostrare il volto del soggetto, quasi a voler condurre chi lo guarda e a sceglierne il favorito.